IL TERRITORIO

Le qualità del Violetto d’Albenga sono legate al favorevole microclima
ed al particolare terreno sabbioso della piana di Albenga,
il territorio più vocato per la sua coltivazione

LA PIANA DI ALBENGA

 

L’Asparago Violetto di Albenga, ama i terreni sciolti e ricchi di sabbia che caratterizzano la pianura alluvionale, dove non vi sono ristagni d’acqua e può estendere e far sviluppare le sue radici sino alla profondità di un metro e oltre.
La temperatura mite della Liguria ed il suo clima arioso, sono ottimali per il suo sviluppo: il Violetto difatti mal sopporta l’elevata umidità, che ne danneggia l’apparato aereo e invece necessita di temperature medie al di sopra dei 12°C. perchè incominci a produrrei i suoi turioni.

Molti agricoltori stranieri hanno tentato di coltivarlo nelle Americhe, in Australia e in Nuova Zelanda, ma finora con scarsi risultati.
Purtroppo, la bassa resa produttiva dell’asparago viola, il periodo di maturazione tardivo e la tecnica di coltivazione esclusivamente manuale e l’impossibilità di alternare l’asparago ad altre colture, ha causato una drastica riduzione della superficie coltivata e il confinamento del Violetto di Albenga quasi esclusivamente al consumo locale.

L’ORIGINE E L’UNICITA’

 

L’Asparago Violetto di Albenga, è una varietà particolarmente pregiata dell’Asparagus officinalis.

La sua origine si deve ad una probabile ibridazione tra le due specie spontanee A. scaber e A. officinalis nel XVII secolo ed ad una selezione attenta e meticolosa da parte degli agricoltori albenganesi, che eliminarono le caratteristiche meno nobili come il gusto amaro e il diametro piccolo dei turioni, esaltando invece il colore viola intenso, il gusto delicato, la grande dimensione dei turioni.

Proprio a causa di questa selezione fatta singolarmente dalle diverse famiglie di asparagicoltori, erano numerosissime le tipologie di Asparago Violetto che venivano coltivate ad Albenga, che si differenziavano per dimensione dei turioni e per intensità di colore.
Purtroppo l’abbandono della produzione ha fatto si che ormai solo poche famiglie mantengono viva la tradizione di selezionare i propri asparagi e per ciò molte tipologie sono andate irrimediabilmente perse.

L’Asparago Violetto così come giunto a noi si caratterizza per i turioni viola intenso, il calibro elevato, lo scarsissimo contenuto di fibra, il gusto leggermente dolce e delicato, l’apice molto chiuso, le bratte grandi e particolarmente aderenti.
L’asparago Violetto d’Albenga è una varietà unica al mondo. Le sue caratteristiche difatti sono profondamente legate al suo patrimonio genetico che ne preserva la purezza e ne garantisce inimitabilità: possedendo 40 cromosomi anziché 20 come tutti gli altri asparagi, il Violetto non può difatti, incrociarsi con altre varietà.

COLTIVATO NEL RISPETTO DELLA TRADIZIONE

L’Asparago Violetto di Albenga: la Verdura dei Santi

La coltivazione dell’ Asparago Violetto di Albenga, è ancora legata a quei ritmi tradizionali che per secoli hanno scandito la vita degli asparagicoltori albenganesi.
Essa gode di un periodo di raccolta relativamente tardiva.

L’appellativo di “Verdura dei Santi” gli deriverebbe tradizionalmente dal periodo di inizio e fine della raccolta: proprio come cent’anni fa, le date di inizio e fine raccolta sono ricordate perchè giorni di celebrazioni di Santi importanti.

Si inizia il 19 Marzo giorno dedicato a San Giuseppe, per terminare la raccolta con una grande festa il 24 Giugno giorno in cui si ricorda San Giovanni Battista, e prima della cristianità data vicina al solstizio d’estate celebrata già in epoca romana.

LE PROPRIETA’

Bontà e benessere

L’asparago è considerato un eccellente ortaggio anche per i seguenti motivi:
• è un ingrediente importante nelle diete ipocaloriche
• apporta qualità equilibrate di vitamine, sali minerali ed oligoelementi essenziali al funzionamento cardiaco e del sistema nervoso;
• ha una forte attività diuretica per l’elevato apporto di Potassio/Azoto (200/2,5) ed è perciò consigliato per stimolare l’attività dei reni (ed è sconsigliato perciò a persone con insufficienza renaria e cistiti);
• stimola la muscolatura intestinale facilitando l’evacuazione.

Medici ed igienisti di tutti i tempi hanno riconosciuto all’asparago importanti virtù salutistiche, tanto che il botanico Linneo attribuì alla specie più comune il nome di “officinalis”.

Recenti studi dimostrerebbero che i turioni di asparago possiedono diverte attività biologiche quali: antifungine, antimutagene, antitumorali e antivirali.

In turioni sono state identificate saponine con attività inibitrice nei confronti di linee cellulari cancerogene; sostanze antiossidanti solubili in lipidi (tocofenoli) o in acqua (quercetina): flavonoidi con spiccata azione antiradicali liberi.